produzione: Luna e GNAC
Teatro d’attore, disegno dal vivo con lavagna luminosa e ombre
Spettacolo per la Scuola dell’Infanzia
“Perche’ non facciamo una fantasia sull’alfabeto… fantastico, imprevisto, con lettere tutte diverse, buttate per aria con allegria”
(Bruno Munari)
A metà tra fumetto, teatro d’attore e teatro d’ombra, lo spettacolo, che ha per tema il rapporto con i libri e con la parola, è rivolto in particolare ai bambini della scuola dell’infanzia e primo ciclo elementare. PAM! prosegue, giocando con le parole, il nostro percorso per un teatro visivo composto dal vivo, con un chiaro omaggio a Rodari e Munari.
Che cosa è una C?
Un cane, una culla o una cuccia?
E una P? Un pesce? Una palla? O tutti e due?
Adele e Berta si ritrovano magicamente catapultate
all’interno del libro che contiene tutte le parole: il
vocabolario. Berta vorrebbe scappare, Adele invece
vuole esplorare quello strano universo.
Che gran scompiglio però!
La grande mano che conosce i segreti dei segni mette in movimento lettere e parole, che prendono forme e significati inattesi e fantastici. Filastrocche, poesie e disegni fanno scoprire alle due ragazze che le parole sono veicolo di fantasia ed emozioni. Torneranno nella realtà cambiate, ricche di una nuova amicizia. I disegni dal vivo proiettati su un grande schermo affascinano e incuriosiscono i più piccoli, accompagnandoli dentro le storie, per imparare a leggere e scrivere attraverso un teatro fatto di immagini. Un piccolo omaggio a Munari, a Rodari e ai grandi maestri che hanno reso la nostra infanzia un piccolo mondo poetico.
Le tematiche principali:
- i LIBRI: Avvicinare i bambini all’oggetto libro, renderli curiosi di quel luogo in cui si possono scoprire molte cose. Adele, una delle due protagoniste, ama i libri e vorrebbe coinvolgere in questa passione anche Berta, che invece è piuttosto scettica sul valore e l’importanza dei libri. Come due novelle “Alice nel paese delle meraviglie”, le due ragazze si trovano catapultate in un mondo diverso, dove le dimensioni, i segni e gli ambienti sono inaspettati e sorprendenti, in continuo cambiamento, come dentro un libro ancora in costruzione.
- la PAROLA: Le due attrici utilizzano filastrocche, ninnenanne, poesie e canti, spesso parlando in rima o giocando con le parole, sia dal punto di vista sonoro (significante) che del suo significato. Questo per avvicinare i bambini al gioco linguistico, fatto di rime, assonanze, scomposizione di sillabe, storpiature. Il bambino riconosce in modo naturale i suoni “amici” che le parole generano quando sono messe in corrispondenza fra loro.
- la LETTURA e SCRITTURA: Lo spettacolo si presenta come un percorso di avvicinamento alla lettura e alla scrittura. All’inizio è presentato un mondo dove le letterine dell’alfabeto sono in piena libertà, come un caos. Le lettere, co n la loro for ma, suggeriscono luoghi (un prato, una caverna), animali (un bruco, una farfalla, un cane) o oggetti (una culla). Seguendo le protagoniste, i bambini attraversano un mondo in cui le lettere cominciano ad avere un significato, ad unirsi tra loro in sillabe e piccole parole, hanno suoni riconoscibili e familiari. Alla fine del viaggio i bambini tornano a casa con la curiosità e la voglia di aprire un libro e provare a continuare quel gioco vissuto a teatro. Prendendo spunto dalle ricerche di Bruno Munari, l’obiettivo è che i bambini possano riconoscere, attraverso un percorso naturale e spontaneo, i simboli grafici, in modo divertente e creativo. La grande mano che muove i disegni è simile ad un bambino che, di fronte ad un mucchio di letterine, inizia ad usarle come fossero mattoncini che permettono di costruire un mondo fantastico. Poi, progredendo, le immagini costruite con le lettere prendono forme sempre più definite, precise e ricche di significati.
- le EMOZIONI: Attraverso le immagini, la musica e le parole, vengono messe in evidenza le emozioni, che sono il bagaglio che le due protagoniste accumulano durante lo straordinario viaggio che compiono dentro il vocabolario: paura: per scacciarla viene usata una filastrocca “scaccia paura”, rabbia: ad ogni espressione di rabbia è abbinato un disegno, e il litigio delle protagoniste va a provocare un vero e proprio muro che le separa in scena, confusione: è simboleggiato da un grande vulcano che erutta tutte le parole del mondo, e che risucchiando una delle due protagoniste, le confonde le parole nella testa, che sono mescolate, come quando i bambini giocano ad inventare un linguaggio fantastico storpiando le parole o cambiando l’ordine delle sillabe, amicizia e riconciliazione: sono i disegni che portano la pace tra le due protagoniste, e aiutano a rompere il muro di incomprensione che le separava.
produzione: Luna e GNAC
Teatro d’attore, disegno dal vivo con lavagna luminosa e ombre
Spettacolo per la Scuola dell’Infanzia
“Perche’ non facciamo una fantasia sull’alfabeto… fantastico, imprevisto, con lettere tutte diverse, buttate per aria con allegria”
(Bruno Munari)
A metà tra fumetto, teatro d’attore e teatro d’ombra, lo spettacolo, che ha per tema il rapporto con i libri e con la parola, è rivolto in particolare ai bambini della scuola dell’infanzia e primo ciclo elementare. PAM! prosegue, giocando con le parole, il nostro percorso per un teatro visivo composto dal vivo, con un chiaro omaggio a Rodari e Munari.
Che cosa è una C?
Un cane, una culla o una cuccia?
E una P? Un pesce? Una palla? O tutti e due?
Adele e Berta si ritrovano magicamente catapultate
all’interno del libro che contiene tutte le parole: il
vocabolario. Berta vorrebbe scappare, Adele invece
vuole esplorare quello strano universo.
Che gran scompiglio però!
La grande mano che conosce i segreti dei segni mette in movimento lettere e parole, che prendono forme e significati inattesi e fantastici. Filastrocche, poesie e disegni fanno scoprire alle due ragazze che le parole sono veicolo di fantasia ed emozioni. Torneranno nella realtà cambiate, ricche di una nuova amicizia. I disegni dal vivo proiettati su un grande schermo affascinano e incuriosiscono i più piccoli, accompagnandoli dentro le storie, per imparare a leggere e scrivere attraverso un teatro fatto di immagini. Un piccolo omaggio a Munari, a Rodari e ai grandi maestri che hanno reso la nostra infanzia un piccolo mondo poetico.
Le tematiche principali:
- i LIBRI: Avvicinare i bambini all’oggetto libro, renderli curiosi di quel luogo in cui si possono scoprire molte cose. Adele, una delle due protagoniste, ama i libri e vorrebbe coinvolgere in questa passione anche Berta, che invece è piuttosto scettica sul valore e l’importanza dei libri. Come due novelle “Alice nel paese delle meraviglie”, le due ragazze si trovano catapultate in un mondo diverso, dove le dimensioni, i segni e gli ambienti sono inaspettati e sorprendenti, in continuo cambiamento, come dentro un libro ancora in costruzione.
- la PAROLA: Le due attrici utilizzano filastrocche, ninnenanne, poesie e canti, spesso parlando in rima o giocando con le parole, sia dal punto di vista sonoro (significante) che del suo significato. Questo per avvicinare i bambini al gioco linguistico, fatto di rime, assonanze, scomposizione di sillabe, storpiature. Il bambino riconosce in modo naturale i suoni “amici” che le parole generano quando sono messe in corrispondenza fra loro.
- la LETTURA e SCRITTURA: Lo spettacolo si presenta come un percorso di avvicinamento alla lettura e alla scrittura. All’inizio è presentato un mondo dove le letterine dell’alfabeto sono in piena libertà, come un caos. Le lettere, co n la loro for ma, suggeriscono luoghi (un prato, una caverna), animali (un bruco, una farfalla, un cane) o oggetti (una culla). Seguendo le protagoniste, i bambini attraversano un mondo in cui le lettere cominciano ad avere un significato, ad unirsi tra loro in sillabe e piccole parole, hanno suoni riconoscibili e familiari. Alla fine del viaggio i bambini tornano a casa con la curiosità e la voglia di aprire un libro e provare a continuare quel gioco vissuto a teatro. Prendendo spunto dalle ricerche di Bruno Munari, l’obiettivo è che i bambini possano riconoscere, attraverso un percorso naturale e spontaneo, i simboli grafici, in modo divertente e creativo. La grande mano che muove i disegni è simile ad un bambino che, di fronte ad un mucchio di letterine, inizia ad usarle come fossero mattoncini che permettono di costruire un mondo fantastico. Poi, progredendo, le immagini costruite con le lettere prendono forme sempre più definite, precise e ricche di significati.
- le EMOZIONI: Attraverso le immagini, la musica e le parole, vengono messe in evidenza le emozioni, che sono il bagaglio che le due protagoniste accumulano durante lo straordinario viaggio che compiono dentro il vocabolario: paura: per scacciarla viene usata una filastrocca “scaccia paura”, rabbia: ad ogni espressione di rabbia è abbinato un disegno, e il litigio delle protagoniste va a provocare un vero e proprio muro che le separa in scena, confusione: è simboleggiato da un grande vulcano che erutta tutte le parole del mondo, e che risucchiando una delle due protagoniste, le confonde le parole nella testa, che sono mescolate, come quando i bambini giocano ad inventare un linguaggio fantastico storpiando le parole o cambiando l’ordine delle sillabe, amicizia e riconciliazione: sono i disegni che portano la pace tra le due protagoniste, e aiutano a rompere il muro di incomprensione che le separava.