
Venerdì 7 novembre 2025, ore 21
di Valentina Diana
da Carlo Goldoni
regia Invisibile Kollettivo
con Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Elena Russo Arman, Debora Zuin
luci Cesare Agoni
collaborazione alla scena Michele Sabattoli
collaborazione ai costumi Bruna Calvaresi
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro dell’Elfo
in collaborazione con Invisibile Kollettivo
In un solo anno, tra il 1750 e il 1751, Carlo Goldoni scrive sedici nuove commedie. La prima è Il teatro comico, in cui l’autore “mette in commedia” la sua idea di riforma teatrale e ci proietta nel “dietro le quinte” di una compagnia teatrale impegnata a provare una vecchia farsa, svelandoci i meccanismi e le difficoltà che da sempre gli artisti devono affrontare. In una divertente girandola di entusiasmi, paure, lotte, ripicche, imprevisti slanci di solidarietà, ci troviamo così a sbirciare le sorti di questo gruppo di teatranti che riflette le storture e i paradossi di un’intera società e, allo stesso tempo, esprime la passione e l’orgoglio per il proprio mestiere. A partire dalle questioni ancora attualissime poste da Goldoni quasi trecento anni fa, questa inedita versione del testo offre uno sguardo sul nostro tempo e su come raccontarlo, mantenendo intatta e forte, come lo stesso Goldoni ci insegna, la capacità di ridere.
“Nel Teatro comico – scrive Valentina Diana – Goldoni ci fornisce le ‘linee guida’ per scrivere una buona commedia ma, insieme, ci mostra il dubbio, il baratro dell’arte, il bilico tra la necessità dell’artista di esercitare la propria arte e la sua necessità di mangiare. Il teatro comico è una commedia e, insieme, un saggio sulla comicità che anticipa un’idea di comico molto più moderna, dove il comico è un velo attraverso il quale si intravede ciò che dietro il comico si cela: il tragico. E il dramma sotteso è un ribollire di ambivalenza verso il mestiere d’artista: chi è l’artista senza l’arte? E cosa rimane di lui se deve rinunciarvi? Nel testo di Goldoni l’altezza dalla quale i personaggi osservano se stessi sul limite dell’abisso si fa commedia. Questo è il nucleo atomico, ancora attivo, ancora incandescente, dell’opera – mi sono detta. E intorno a questo nucleo ho lavorato”.
di Valentina Diana
da Carlo Goldoni
regia Invisibile Kollettivo
con Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Elena Russo Arman, Debora Zuin
luci Cesare Agoni
collaborazione alla scena Michele Sabattoli
collaborazione ai costumi Bruna Calvaresi
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro dell’Elfo
in collaborazione con Invisibile Kollettivo
In un solo anno, tra il 1750 e il 1751, Carlo Goldoni scrive sedici nuove commedie. La prima è Il teatro comico, in cui l’autore “mette in commedia” la sua idea di riforma teatrale e ci proietta nel “dietro le quinte” di una compagnia teatrale impegnata a provare una vecchia farsa, svelandoci i meccanismi e le difficoltà che da sempre gli artisti devono affrontare. In una divertente girandola di entusiasmi, paure, lotte, ripicche, imprevisti slanci di solidarietà, ci troviamo così a sbirciare le sorti di questo gruppo di teatranti che riflette le storture e i paradossi di un’intera società e, allo stesso tempo, esprime la passione e l’orgoglio per il proprio mestiere. A partire dalle questioni ancora attualissime poste da Goldoni quasi trecento anni fa, questa inedita versione del testo offre uno sguardo sul nostro tempo e su come raccontarlo, mantenendo intatta e forte, come lo stesso Goldoni ci insegna, la capacità di ridere.
“Nel Teatro comico – scrive Valentina Diana – Goldoni ci fornisce le ‘linee guida’ per scrivere una buona commedia ma, insieme, ci mostra il dubbio, il baratro dell’arte, il bilico tra la necessità dell’artista di esercitare la propria arte e la sua necessità di mangiare. Il teatro comico è una commedia e, insieme, un saggio sulla comicità che anticipa un’idea di comico molto più moderna, dove il comico è un velo attraverso il quale si intravede ciò che dietro il comico si cela: il tragico. E il dramma sotteso è un ribollire di ambivalenza verso il mestiere d’artista: chi è l’artista senza l’arte? E cosa rimane di lui se deve rinunciarvi? Nel testo di Goldoni l’altezza dalla quale i personaggi osservano se stessi sul limite dell’abisso si fa commedia. Questo è il nucleo atomico, ancora attivo, ancora incandescente, dell’opera – mi sono detta. E intorno a questo nucleo ho lavorato”.
Biglietti
Intero: € 22 + prevendita
Ridotto: € 18 + prevendita (Over65, Under18 e studenti, possessori tessera +TECA)
L'acquisto è possibile anche direttamente in Ufficio Cultura
Informazioni
Tel: 02.35005575
SOTTOCOPERTA
Uno spazio dedicato ai più piccoli nelle notti de LaBolla, mentre i più grandi si godono lo spettacolo.
Il servizio è attivo dalle 20.45 fino a fine spettacolo, per bambini dai 4 ai 13 anni. Costo € 8,00 a bambino.
A cura di Stripes cooperativa sociale onlus.
Prenotazioni al numero: 340.7331603 – labolla.piudiunlab@gmail.com
LABOLLA BISTROT
Nelle serate di programmazione, a partire dalle 19.30, è aperto LaBolla Bistrot, dove gustare un’apericena, un dolce o semplicemente un caffè prima dello spettacolo.
Il Bistrot è gestito dalla Cooperativa Sociale Arca di Noè.

Venerdì 7 novembre 2025, ore 21
di Valentina Diana
da Carlo Goldoni
regia Invisibile Kollettivo
con Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Elena Russo Arman, Debora Zuin
luci Cesare Agoni
collaborazione alla scena Michele Sabattoli
collaborazione ai costumi Bruna Calvaresi
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro dell’Elfo
in collaborazione con Invisibile Kollettivo
In un solo anno, tra il 1750 e il 1751, Carlo Goldoni scrive sedici nuove commedie. La prima è Il teatro comico, in cui l’autore “mette in commedia” la sua idea di riforma teatrale e ci proietta nel “dietro le quinte” di una compagnia teatrale impegnata a provare una vecchia farsa, svelandoci i meccanismi e le difficoltà che da sempre gli artisti devono affrontare. In una divertente girandola di entusiasmi, paure, lotte, ripicche, imprevisti slanci di solidarietà, ci troviamo così a sbirciare le sorti di questo gruppo di teatranti che riflette le storture e i paradossi di un’intera società e, allo stesso tempo, esprime la passione e l’orgoglio per il proprio mestiere. A partire dalle questioni ancora attualissime poste da Goldoni quasi trecento anni fa, questa inedita versione del testo offre uno sguardo sul nostro tempo e su come raccontarlo, mantenendo intatta e forte, come lo stesso Goldoni ci insegna, la capacità di ridere.
“Nel Teatro comico – scrive Valentina Diana – Goldoni ci fornisce le ‘linee guida’ per scrivere una buona commedia ma, insieme, ci mostra il dubbio, il baratro dell’arte, il bilico tra la necessità dell’artista di esercitare la propria arte e la sua necessità di mangiare. Il teatro comico è una commedia e, insieme, un saggio sulla comicità che anticipa un’idea di comico molto più moderna, dove il comico è un velo attraverso il quale si intravede ciò che dietro il comico si cela: il tragico. E il dramma sotteso è un ribollire di ambivalenza verso il mestiere d’artista: chi è l’artista senza l’arte? E cosa rimane di lui se deve rinunciarvi? Nel testo di Goldoni l’altezza dalla quale i personaggi osservano se stessi sul limite dell’abisso si fa commedia. Questo è il nucleo atomico, ancora attivo, ancora incandescente, dell’opera – mi sono detta. E intorno a questo nucleo ho lavorato”.
di Valentina Diana
da Carlo Goldoni
regia Invisibile Kollettivo
con Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Elena Russo Arman, Debora Zuin
luci Cesare Agoni
collaborazione alla scena Michele Sabattoli
collaborazione ai costumi Bruna Calvaresi
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro dell’Elfo
in collaborazione con Invisibile Kollettivo
In un solo anno, tra il 1750 e il 1751, Carlo Goldoni scrive sedici nuove commedie. La prima è Il teatro comico, in cui l’autore “mette in commedia” la sua idea di riforma teatrale e ci proietta nel “dietro le quinte” di una compagnia teatrale impegnata a provare una vecchia farsa, svelandoci i meccanismi e le difficoltà che da sempre gli artisti devono affrontare. In una divertente girandola di entusiasmi, paure, lotte, ripicche, imprevisti slanci di solidarietà, ci troviamo così a sbirciare le sorti di questo gruppo di teatranti che riflette le storture e i paradossi di un’intera società e, allo stesso tempo, esprime la passione e l’orgoglio per il proprio mestiere. A partire dalle questioni ancora attualissime poste da Goldoni quasi trecento anni fa, questa inedita versione del testo offre uno sguardo sul nostro tempo e su come raccontarlo, mantenendo intatta e forte, come lo stesso Goldoni ci insegna, la capacità di ridere.
“Nel Teatro comico – scrive Valentina Diana – Goldoni ci fornisce le ‘linee guida’ per scrivere una buona commedia ma, insieme, ci mostra il dubbio, il baratro dell’arte, il bilico tra la necessità dell’artista di esercitare la propria arte e la sua necessità di mangiare. Il teatro comico è una commedia e, insieme, un saggio sulla comicità che anticipa un’idea di comico molto più moderna, dove il comico è un velo attraverso il quale si intravede ciò che dietro il comico si cela: il tragico. E il dramma sotteso è un ribollire di ambivalenza verso il mestiere d’artista: chi è l’artista senza l’arte? E cosa rimane di lui se deve rinunciarvi? Nel testo di Goldoni l’altezza dalla quale i personaggi osservano se stessi sul limite dell’abisso si fa commedia. Questo è il nucleo atomico, ancora attivo, ancora incandescente, dell’opera – mi sono detta. E intorno a questo nucleo ho lavorato”.
Biglietti
Intero: € 22 + prevendita
Ridotto: € 18 + prevendita (Over65, Under18 e studenti, possessori tessera +TECA)
L'acquisto è possibile anche direttamente in Ufficio Cultura
SOTTOCOPERTA
Uno spazio dedicato ai più piccoli nelle notti de LaBolla, mentre i più grandi si godono lo spettacolo.
Il servizio è attivo dalle 20.45 fino a fine spettacolo, per bambini dai 4 ai 13 anni. Costo € 8,00 a bambino.
A cura di Stripes cooperativa sociale onlus.
Prenotazioni al numero: 340.7331603 – labolla.piudiunlab@gmail.com
LABOLLA BISTROT
Nelle serate di programmazione, a partire dalle 19.30, è aperto LaBolla Bistrot, dove gustare un’apericena, un dolce o semplicemente un caffè prima dello spettacolo.
Il Bistrot è gestito dalla Cooperativa Sociale Arca di Noè.